Alcune delle migliori campagne di Green marketing lanciate negli ultimi anni, da cui prendere ispirazione.
Che cos’è il Green marketing e come comunicare la sostenibilità ambientale su social, pr e adv
Il Green marketing è il processo di promozione scelto dalle aziende che vogliono comunicare il loro impegno per la sostenibilità ambientale e la volontà di implementare processi produttivi rispettosi del Pianeta.
Negli ultimi anni, l'interesse dei consumatori per le questioni ambientali è cresciuto rapidamente: secondo Edelman, quasi due terzi (64%) dei consumatori acquisteranno o boicotteranno un’azienda in base alla sua posizione sociale o politica.
Questo ha indotto le aziende a prendere più sul serio la questione della sostenibilità ambientale e sociale.
Il Green marketing, detto anche Eco-marketing o Environmental marketing, è quindi un’evoluzione del marketing tradizionale che permette alle aziende di comunicare la promessa di una produzione responsabile nei confronti dell’ambiente.
Il Green marketing mix
Come nel marketing tradizionale, anche per quello sostenibile parliamo di marketing mix, ovvero delle tecniche e strumenti necessari per raggiungere gli obiettivi di marketing.
Il modello delle 4P (Product, Place, Price, Promotion) viene declinato in ottica green, diventando:
- Green Product
- Green Place
- Green Promotion
- Green Price
Le aziende possono quindi promuovere la loro eco-compatibilità attraverso quattro linee guida:
- i prodotti,
- la distribuzione,
- le strategie di comunicazione,
- la politica di prezzi.
Questo significa raccontare le proprie attività industriali spiegando la scelta di impiegare materiali riciclati o eco-sostenibili, descrivere in che modo si assicurano minori emissioni di anidride carbonica nella fase di distribuzione o come si agisce per mantenere prezzi giusti e garantire il più ampio accesso possibile ai prodotti green.
Perché fare Green marketing invece del marketing tradizionale
Sempre più organizzazioni stanno facendo uno sforzo per implementare pratiche commerciali sostenibili. Questo, oltre a rispondere a un principio di responsabilità percepito in primis dagli imprenditori, è un approccio che permette alle aziende di avvicinarsi a un pubblico in crescita: quello formato da persone che acquistano in funzione dell’impatto ambientale dei prodotti.
Questi clienti amano i prodotti green anche se sono più costosi e per questo rientrano nella categoria "LOHAS" (Lifestyles of Health and Sustainability, ovvero Stili di vita di salute e sostenibilità).
Il marketing sostenibile garantisce quindi vantaggi commerciali (come relazioni più solide con i clienti, l’ottimizzazione delle risorse energetiche e delle materie prime e un vantaggio competitivo) ma anche benefici ambientali e sociali.
Fare Marketing sostenibile è più costoso?
Le aziende che fanno Green marketing sono consapevoli che possono rendere i loro prodotti più attraenti per i consumatori comunicando il loro impegno green e che tale scelta non le danneggerà perché possono ridurre le spese di imballaggio e trasporto, così come il consumo di energia, acqua e altro ancora.
Diventare eco-friendly può sembrare dispendioso in prima battuta, ma le aziende stanno scoprendo che si tratta di un investimento che dà i suoi frutti: il brand activism, ovvero l’impegno verso la causa ambientale, aumenta la fedeltà al marchio tra i consumatori socialmente consapevoli.
Dimostrare un elevato livello di responsabilità sociale costerà quindi di più all’inizio, ma genererà grandi ricompense a lungo termine.
Comunicare la sostenibilità ambientale: esempi di campagne di Green marketing
Le aziende che sono interessate a mostrare il loro lato eco-friendly devono creare contenuti accattivanti che parlino al loro pubblico target dell’impegno che stanno portando avanti nei confronti dell’ambiente.
Nuove linee di prodotti green, l’eliminazione della plastica dagli imballaggi o l’uso di packaging riciclabili sono buoni messaggi da veicolare.
Ma come raggiungere un’ampia platea rapidamente? Attraverso la pubblicità online e le pubbliche relazioni. Vediamo come alcuni brand hanno scelto di comunicare l’approccio eco-friendly ai consumatori:
Carlsberg e la bottiglia di “carta”
Il brand di birre danese è attento alle tematiche della sostenibilità e ha lanciato negli anni diverse iniziative per ridurre la sua impronta ambientale. Dopo gli imballaggi per birra senza plastica, il brand ha annunciato di star lavorando alla prima bottiglia di birra "di carta", realizzata con fibre di legno provenienti da fonti sostenibili, 100% organica e completamente riciclabile.
La campagna “Your turn, Elon” di Hyundai
Per il lancio del primo SUV elettrico al mondo, la casa automobilistica sudcoreana Hyundai ha giocato sulla rivalità con Elon Musk, il CEO di Tesla. Il risultato è una campagna divertente che fa l’occhiolino a tutti gli automobilisti preoccupati per l’inquinamento - soprattutto a quelli che pensano che solo Tesla possa offrire auto elettriche.
Video YouTube:
https://www.youtube.com/watch?v=P9uo7R-BlXo
Lacoste e la campagna “Save Our Species”
Per portare l’attenzione sulle tante specie animali in via d’estinzione, Lacoste ha lanciato una collezione di magliette a tiratura limitata in cui lo storico logo del coccodrillo ha ceduto il posto a 10 specie animali a rischio di estinzione. Acquistando una polo, il consumatore aiutava Lacoste nella lotta per la conservazione della fauna selvatica in tutto il mondo.
Patagonia: 100 Percent Today, 1 Percent Every Day
Una delle campagne di Green marketing più sorprendenti (e ben riuscite) è quella dell’azienda di abbigliamento outdoor Patagonia, che ha donato il 100% dei profitti realizzati durante il Black Friday a gruppi ambientalisti con base locale. Il brand stimava di raccogliere 2 milioni di dollari con questa campagna, ma ne ha ricavati 10.
Nonostante la perdita di entrate del Black Friday, la campagna è stata per Patagonia un successo sotto tutti i punti di vista: il 70% degli acquisti online in seno a questa iniziativa sono stati infatti realizzati da nuovi clienti, creando una nuova base di consumatori per il brand.
Green Social marketing: comunicare la sostenibilità delle aziende sui social
Le conversazioni sull'ambiente hanno trovato sui social un terreno fertile: gli utenti di queste piattaforme sono sempre più sensibili alle iniziative a favore dell’ambiente e sono interessati a ciò che gli attivisti hanno da raccontare.
Per le aziende, questa è una grande opportunità per entrare in contatto con un pubblico ricettivo al Green marketing, desideroso di promuovere iniziative positive.
Esempi di campagne di Green Marketing sui social
Beyond Meat è una delle prime e più grosse aziende a lavorare sui prodotti vegetali che mimano la carne (quindi tendenzialmente a minor impatto ambientale e con il proposito di convertire i carnivori a scelte vegane, almeno ogni tanto). Il brand collabora con marchi come KFC e McDonald per rendere i loro prodotti mainstream e di recente hanno realizzato una campagna di Green Social marketing con il giocatore di calcio Lukaku come testimonial.
Starbucks è da tempo impegnato per la sostenibilità e sfrutta i social, in particolare l’account Instagram, per raccontare le sue iniziative. Negli ultimi anni ha lanciato diverse campagne a difesa dell’ambiente, promuovendo l’agricoltura rigenerativa e la riforestazione e aiutando direttamente i produttori di caffè. Una delle ultime campagne social di Starbucks pone l'accento sulla nuova politica del brand riguardo l’uso degli imballaggi: il brand incentiva il passaggio da tazze monouso a quelle riutilizzabili.
Interessante la campagna di Green Social marketing lanciata qualche anno fa da Dunkin' Donuts su Twitter per promuovere pratiche abitative sostenibili. La catena americana di ciambelle e caffè ha allestito una casa su ruote che ha viaggiato attraverso l'America funzionando con un biocarburante ecologico realizzato con fondi di caffè Dunkin' usati. Il messaggio promosso dal brand era "fare di più con meno".
Brita è un brand produttore di filtri per l’acqua che combatte sui propri canali l’uso di bottiglie di plastica monouso. Una delle sue campagne più creative è stata sicuramente #NoFilterNoFuture, che ha dato una svolta imprevista alla tipica immagine dell’influencer ritratto in paesaggi mozzafiato. 21 influencer di Instagram hanno mostrato i meravigliosi sfondi delle loro foto al naturale, ovvero ricoperti di rifiuti. L'obiettivo della campagna era aumentare la consapevolezza dell'impatto dell'inquinamento da plastica sul mondo.
Greenwashing: l’altra faccia del Green marketing
Se da un lato i social hanno permesso alle tematiche ambientali di guadagnare protagonismo e al brand activism di raggiungere platee sempre più ampie, dall’altro hanno aumentato i rischi per le aziende che non agiscono in totale trasparenza.
Parliamo di greenwashing, ma di cosa si tratta?
Fare Greenwashing significa pubblicizzare che un'azienda è più verde di quello che è. Potremmo definirlo ambientalismo di facciata, il cui scopo è ottenere un ritorno di immagine e attirare i consumatori che scelgono i brand in base al loro impegno per l’ambiente.
Il pericolo per un’azienda che afferma di avere comportamenti produttivi etici quando in realtà non è così è quello di venire smascherati pubblicamente e perdere la propria credibilità.
Grazie a Internet e ai social network, oggi è facile verificare dichiarazioni e raccogliere dati: ormai gli utenti sono avvezzi a queste pratiche e sono in grado di mettere seriamente in crisi anche i brand più forti.
Come fare Green marketing senza correre rischi
Il Green marketing può dare ottimi frutti se fatto nel modo corretto e supportato da valori aziendali e azioni coerenti.
Abbiamo visto soprattutto esempi di campagne realizzate da grandi brand, ma non solo le aziende con grandi budget possono portare avanti strategie di marketing sostenibile.
Le piccole realtà locali, infatti, spesso già implementano comportamenti virtuosi nei loro cicli produttivi: devono solo imparare a comunicarlo correttamente al loro pubblico.
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