Il Design Thinking in fruitecom: come avere una marcia in più, con innovazione e un pizzico di creatività

03/05/2024

Il Design Thinking in fruitecom: come avere una marcia in più, con innovazione e un pizzico di creatività

Se Milano è conosciuta come la città italiana della comunicazione e delle grosse agenzie internazionali, a volte è al di fuori della city, cambiando regione, che si trovano approcci innovativi e utilizzo smart della tecnologia.
Concetti legati ad esempio al Design Thinking.


 

 Che cos'è il Design Thinking? 

È un modo innovativo per risolvere problemi complessi, basato sull'approccio creativo.

Nato negli studi di design, ora si sta diffondendo in settori diversi per aiutare a risolvere situazioni complesse, guidare il lancio di grandi progetti e migliorare i processi, sia interni che esterni.

Le sfide della trasformazione digitale insomma si tramutano in opportunità

Il modello più diffuso è quello del Creative Problem Solving, secondo cui le imprese innovano per soddisfare le richieste dei clienti attraverso molteplici soluzioni.

Interessante anche la Creative Confidence, che mira a stimolare l'imprenditorialità all'interno delle aziende, coinvolgendo le persone e incoraggiando la loro creatività.

Con l’Innovation of Meaning, infine, si ridefinisce la visione con l'obiettivo di apportare valore sia all’agenzia che ai suoi clienti.

 

Cosa c’entra dunque fruitecom con il design thinking?

Ne parliamo con Federica Morselli, Key Account Manager, che racconta come l’attività dei professionisti della comunicazione può godere di supporti tecnologici che rendono i flussi di lavoro più funzionali.

Il team di fruitecom è giovane, smart, globalizzato e ha una progettualità che include l’uso creativo dell’informatica. Anche il periodo del Covid, per colmare le distanze, ha reso tutti più capaci e propensi a utilizzare tool online e imparare cose nuove. 

 

Quale è il  tuo ruolo in agenzia?

Sono Key Account Manager con “delega” alla tecnologia: in agenzia cerco soluzioni a tanti diversi tipi di problemi, identificando la soluzione più adatta.

Abbiamo una serie di partner molto validi che ci aiutano nello sviluppo informatico delle soluzioni, a noi sta "immaginarle". Per questo siamo sempre in ascolto, curiosi e aperti a tutto quello che nasce di nuovo.

Non sono una persona ordinata e metodica, sono più della scuola “Bisogna avere un caos dentro di sé per partorire una stella danzante”. Ma per ballare bisogna appoggiare i piedi su un pavimento solido. Ecco, per me la tecnologia è il supporto - stabile e affidabile - per liberare l’energia e danzare. 

L'agenzia è sempre stata molto all'avanguardia, fin dalla nostra nascita il patrimonio di know how e conoscenze è stato gestito con una forte spinta a soluzioni innovative che ci hanno permesso di fare la differenza. Ora più che mai. Una delle leve che ci ha portato a implementare l’approccio del Design Thinking deriva anche dal fatto che negli ultimi anni siamo cresciuti tantissimo, per cui quella di fare ordine nella complessità crescente è diventata una vera e propria esigenza da gestire.

Sebbene io sia una persona di relazioni e la vocazione della stessa fruitecom sia quella di creare e valorizzare le relazioni, quindi l’aspetto umano sia per noi fondamentale, il Design Thinking ci ha aiutato a far fronte a progetti sempre più ampi e strutturati.

Dà grande soddisfazione, trovandosi di fronte a situazioni complesse, riuscire a immaginare soluzioni che con l’uso smart della tecnologia ci permettano di snellire, velocizzare e migliorare il nostro lavoro.

Processi, condivisione dei contenuti, coworking in modo che più persone possano lavorare insieme sugli stessi progetti sono alcuni esempi di come abbiamo applicato l’approccio in agenzia.

Questo ci ha permesso di liberare risorse e mettere a frutto le competenze di ciascuno, rendendo il lavoro più efficace. 

 

Di quali tecnologie stiamo parlando?

Per fare un esempio pratico, già da anni abbiamo implementato un sistema avanzato per la gestione della rassegna stampa, che a tutt’oggi ci distingue dalle altre agenzie.

Il sistema offre un output personalizzato per ogni cliente e persona di riferimento, suddiviso per temi e progetti, consentendo nel contempo di organizzare i contenuti in modo sempre accessibile e organizzato.

Anche per gestire i flussi di lavoro più complessi abbiamo progettato un sistema che consente un avanzamento lavori informatizzato, con sistemi di alert, controllo del workflow e contenuti condivisi per il lavoro in team.

Soprattutto, abbiamo implementato un nostro sistema CRM di gestione contatti per valorizzare e gestire al meglio il patrimonio di relazioni che l’agenzia ha sviluppato nel corso di tanti anni, in Italia e nel mondo. Utilizzando come base le tecnologie Microsoft, abbiamo ideato una serie di sviluppi specifici e creato nuove funzionalità, che ci permettono di interagire solo con gli interlocutori realmente interessati ai nostri contenuti, con un percorso multicanale. 

In un mondo sempre più gravato dall’overload di contenuti, riuscire a mirare correttamente le comunicazioni ci permette di affinare sempre meglio la nostra attività, ottenendo maggiori risultati.

 

Come vi rapportate con l’Intelligenza artificiale?

Ne stiamo sperimentando l’uso per la produzione di alcuni contenuti, sempre necessariamente con la revisione umana.

Si tratta di strumenti potenti che, se nutriti con uno storico adeguato, permettono di recuperare informazioni molto velocemente, per produrre input grezzi che si possono rielaborare più velocemente.

 

Da quanto tempo si usa il Design Thinking in agenzia?

Direi da sempre, a diversi livelli. Siamo fautori del valore umano della relazione affiancato da un uso “caldo” della tecnologia che permetta di ridurre al minimo l’operatività più spicciola, permettendo di concentrarsi sulla parte più strategica e virtuosa del nostro lavoro.

E anche i clienti negli anni hanno colto e apprezzato le innovazioni.

 

Come viene accolta la tecnologia dai colleghi più senior?

fruitecom è composta da persone piuttosto smart, che hanno un alto livello di condivisione dei sistemi.

Anche se ogni tanto ci si lamenta perché si introduce qualche nuovo sistema da imparare, fa parte della creatività essere sempre pronti a intercettare quello che si muove nel mondo della comunicazione.

Dobbiamo capire quando e dove applicare ai nostri casi l’innovazione, e noi cerchiamo di essere sempre un passo avanti.

I nuovi sistemi inoltre, se ben progettati, sono di certo complessi in fase di implementazione, ma assicurano una grande facilità d’uso una volta messi in atto. 

L’aspetto bello del Design Thinking è proprio quello di poter immaginare scenari che ci consentano di essere più puntuali e precisi, di ridurre gli errori e tenere traccia dello storico. Sono dunque un fondamentale punto di partenza per lavorare con maggiore libertà.

 

 

 

 

 

 

 

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